Oro sopra i 3.000 dollari: cosa dicono gli esperti

Il prezzo dell’Oro ha superato i 3.000 dollari l’oncia, segnando un nuovo massimo storico. Secondo ADNKronos, il metallo giallo è tra gli asset destinati a sovraperformare nel 2025, attirando l’interesse di analisti e investitori come bene rifugio in un contesto globale di forte incertezza economica e geopolitica.

Le analisi di Gold Avenue e Confinvest evidenziano i fattori che sostengono questo trend rialzista e indicano dove potrebbe arrivare il prezzo nei prossimi mesi.

Perché il prezzo dell’Oro è salito sopra i 3.000 dollari

I fattori chiave secondo Gold Avenue

Nicolas Cracco, CEO di Gold Avenue, attribuisce l’aumento del prezzo dell’Oro a una combinazione di elementi:

  • Incertezze economiche globali: inflazione e tensioni commerciali spingono verso asset sicuri.
  • Politiche monetarie espansive: la Federal Reserve e la BCE valutano tagli dei tassi, favorendo gli investimenti in Oro.
  • Domanda crescente di Oro fisico: gli investitori continuano ad accumulare, mentre le vendite si riducono.

“Nonostante il record dei 3.000 dollari – spiega Cracco – l’88% degli ordini riguarda nuovi acquisti, segno che il mercato crede in ulteriori rialzi.”

Confinvest: l’Oro resta il principale bene rifugio

Confinvest conferma che l’Oro guida il mercato dei beni rifugio, con una crescita del 13,5% dall’inizio dell’anno e una performance settimanale del 2,9%.

Negli Stati Uniti, le scorte nei magazzini Comex hanno raggiunto 39,7 milioni di once (circa 1.234 tonnellate), per un valore superiore a 115 miliardi di dollari. Questo surplus ha inciso sulla bilancia commerciale americana, segnata da un deficit record di 131,4 miliardi di dollari.

Confinvest ritiene che:

  • Le tensioni tra USA, UE, Cina, Russia e Messico abbiano innescato un effetto domino sui mercati.
  • Il calo del dollaro renda l’Oro più appetibile per gli investitori internazionali.
  • L’Oro sia sempre più percepito come asset strategico di lungo periodo.

Le prospettive per il 2025: Oro verso i 3.200-3.500 dollari?

Gli analisti concordano su un possibile ulteriore rialzo del prezzo dell’Oro nel 2025. I fattori principali da monitorare:

  • Tensioni geopolitiche: le relazioni tra Stati Uniti, Europa e potenze emergenti possono influenzare le quotazioni.
  • Politiche delle Banche Centrali: eventuali tagli dei tassi favorirebbero nuovi flussi verso l’Oro.
  • Domanda istituzionale e retail: gli acquisti continuano a ridurre l’offerta disponibile sul mercato.

Secondo le stime, se l’instabilità economica persiste, l’Oro potrebbe raggiungere quota 3.200-3.500 dollari entro fine anno.

 

Articoli simili