Domanda di Oro in ripresa nei mercati asiatici: l’effetto calmierante della correzione dei prezzi
La domanda di Oro fisico nei principali mercati asiatici mostra segnali di ripresa, sostenuta dalla recente correzione dei prezzi internazionali. Dopo settimane di calo delle quotazioni, diversi operatori hanno osservato un rinnovato interesse all’acquisto, soprattutto da parte di investitori retail e gioiellieri alla ricerca di opportunità di acquisto a prezzi più favorevoli. Tuttavia, il clima rimane ancora improntato alla cautela. La volatilità sui mercati internazionali e la debolezza valutaria in alcuni paesi continuano a rappresentare un freno a una ripartenza piena della domanda, che risponde comunque in modo sensibile ai movimenti dei prezzi.
Prezzi dell’Oro in calo: la terza settimana consecutiva di ribassi stimola gli acquisti
Mercoledì scorso il prezzo spot dell’Oro ha toccato il livello più basso dell’ultimo mese, avviandosi verso la terza settimana consecutiva di calo. Questo movimento ribassista ha riacceso l’interesse degli operatori nei paesi asiatici, che rappresentano una fetta significativa della domanda fisica globale.
In particolare, in India, il mercato dell’Oro ha mostrato un lieve miglioramento rispetto alla settimana precedente. «L’affluenza è stata migliore – ha dichiarato un gioielliere di Pune – molti clienti si informavano sull’andamento dei prezzi e hanno effettuato piccoli acquisti». I prezzi interni dell’Oro in India si aggiravano venerdì intorno a 97.700 rupie per 10 grammi, in calo rispetto al picco di 100.555 rupie della settimana precedente.
India: meno sconti dai rivenditori, ma domanda attiva per effetto rifornimento
I commercianti indiani hanno risposto alla correzione dei prezzi con una riduzione degli sconti offerti rispetto ai listini ufficiali. Gli sconti sono passati da circa 15 dollari l’oncia a 7 dollari, considerando i prezzi comprensivi del dazio d’importazione (6%) e dell’imposta sulle vendite (3%).
Molti gioiellieri hanno mostrato interesse per ricostituire le scorte, approfittando del momento di correzione, anche se il forte indebolimento della rupia ha in parte compensato il beneficio derivante dal calo dei prezzi internazionali. Secondo un operatore presso una banca privata di Mumbai, «la domanda c’è, ma è frenata dai costi di conversione valutaria, che rendono l’Oro meno conveniente rispetto a quanto si potrebbe pensare osservando solo le quotazioni in dollari».
Nonostante il ritorno parziale dell’interesse, il World Gold Council ha segnalato che il consumo di Oro in India nel 2025 è destinato a raggiungere i livelli più bassi degli ultimi cinque anni, proprio a causa dei prezzi elevati che limitano l’acquisto di gioielli da parte dei consumatori finali.
Cina: l’attività cresce sulla Shanghai Gold Exchange
Anche in Cina, i segnali di ripresa della domanda di Oro iniziano a farsi più evidenti. I commercianti locali hanno mostrato una certa flessibilità, quotando il metallo con uno spread piuttosto ampio, che andava da sconti di 4,2 dollari l’oncia a premi fino a 12 dollari rispetto ai prezzi di riferimento internazionali.
A confermare il clima di rinnovato interesse ci sono i dati della Shanghai Gold Exchange, dove il volume di scambi del contratto fisico AU9999 è in crescita. «Ieri sono state scambiate 11 tonnellate di Oro – ha dichiarato Hugo Pascal, analista di InProved – segnale evidente che i ribassi dei prezzi stanno stimolando l’attività degli investitori locali».
Hong Kong, Singapore e Giappone: premi contenuti ma domanda stabile
Anche gli altri mercati asiatici mostrano dinamiche simili:
- A Hong Kong, l’Oro è stato venduto prevalentemente a prezzo di mercato, con premi fino a 1,50 dollari l’oncia.
- A Singapore, i prezzi variavano tra il valore spot e premi di circa 1,40 dollari.
- In Giappone, il metallo prezioso è stato scambiato a prezzo di mercato oppure con un premio leggermente inferiore, pari a 0,60 dollari l’oncia.
Un trader basato in Giappone ha sottolineato che anche minime flessioni nei prezzi attirano nuovi acquirenti. «Indipendentemente dai negoziati commerciali in corso tra Giappone e Stati Uniti – ha affermato – l’Oro resta un asset difensivo interessante, soprattutto in un contesto di tassi d’interesse ancora bassi».
L’Asia resta baricentro della domanda fisica di Oro
Nonostante l’incertezza generale dei mercati e le pressioni valutarie, il mercato asiatico continua a svolgere un ruolo chiave nella domanda di Oro fisico a livello globale. Le dinamiche attuali suggeriscono che i ribassi dei prezzi, anche temporanei, riescono ancora a stimolare la domanda in regioni con una forte tradizione culturale e commerciale legata al metallo prezioso.
Con l’evolversi dei mercati globali e delle politiche monetarie, sarà interessante osservare se la ripresa della domanda asiatica sarà solo momentanea o rappresenterà l’inizio di un nuovo ciclo di accumulo.