Oro: un’alternativa sempre più forte agli investimenti in dollari considerati sicuri

Nel panorama attuale, sempre più turbolento, investire in Oro nel nuovo ordine globale appare una scelta razionale. Secondo James Luke, gestore di fondi presso Schroders, le tensioni geopolitiche e l’instabilità fiscale globale stanno alimentando una domanda crescente di Oro, considerato il bene rifugio per eccellenza.

Geopolitica e debito pubblico spingono il prezzo dell’Oro

Il mondo verso la deglobalizzazione

Stiamo assistendo a un progressivo abbandono della globalizzazione, a favore di una nuova era caratterizzata dalla competizione tra grandi potenze. Questo cambiamento geopolitico ha implicazioni significative per i mercati finanziari.

Debito pubblico e deficit: un mix esplosivo

Negli Stati Uniti, in Europa e in Cina, l’elevato debito pubblico combinato con deficit fiscali cronici contribuisce all’indebolimento delle valute e alla perdita di fiducia nel sistema monetario tradizionale. L’Oro torna così al centro delle strategie di investimento.

Le politiche di Trump e l’impatto sull’Oro

Dazi, protezionismo e stagflazione

La strategia economica di Donald Trump, orientata verso dazi e protezionismo, rischia di generare stagflazione: un mix di inflazione e crescita debole. Uno scenario storico favorevole per l’Oro.

Sfida al sistema monetario globale basato sul dollaro

Trump mira a ridurre i deficit commerciali, minando indirettamente la supremazia del dollaro come valuta di riserva globale. Con un debito estero netto pari a 26.000 miliardi di dollari, gli Stati Uniti diventano vulnerabili. In questo contesto, l’Oro si impone come alternativa solida e strategica.

Prezzo dell’Oro: prospettive per il 2025 e oltre

Oro sopra i 3.150 $ l’oncia: un nuovo massimo storico

Nel corso del 2025, il prezzo dell’Oro ha superato 3.150 dollari l’oncia, con un incremento di oltre 1.000 dollari rispetto all’anno precedente. La domanda è sostenuta sia da banche centrali che da investitori privati.

Offerta limitata e possibilità di nuovi rialzi

L’offerta di Oro dalle miniere è stabile dal 2018. Il riciclo e il calo della domanda per i gioielli non sono sufficienti a contenere la pressione rialzista. Un target di 5.000 dollari l’oncia entro il 2030, considerato ottimistico fino a poco tempo fa, oggi appare realistico.

Effetti sul mercato azionario dell’Oro

Settore aurifero ancora sottovalutato?

Nonostante l’aumento dei prezzi dell’Oro, nel primo trimestre del 2025 gli investitori hanno disinvestito 2,4 miliardi di dollari dai fondi passivi legati al settore. Un potenziale segnale contrarian che potrebbe anticipare una fase rialzista.

Margini record per le aziende aurifere

Le aziende legate all’Oro, grazie a costi di produzione contenuti (energia e manodopera), stanno registrando margini di profitto elevati. A differenza delle altre materie prime, l’Oro è un bene monetario con dinamiche uniche, che lo rendono particolarmente attraente in questo nuovo contesto macroeconomico.

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